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lunedì 10 dicembre 2007

Organizzare i Mondiali di Calcio. Intervista con Jürgen Rollmann

Questa nuova sezione del blog rivolge domande ai pezzi grossi del business, al fine di inspirare quelli che come noi amano la disciplina.

Abbiamo deciso di cominciare in grane stile intervistando Jürgen Rollmann l'organizzatore della Coppa del Mondo di calcio del 2006 tenutasi in Germania.



E' fondamentale dire che la coppa del mondo che tante soddisfazioni ci ha dato, è stata un successo di organizzazione.

Cito en.Wikipedia.org:

" Nonostante la Germania non abbia vinto la coppa, il torneo è stato considerato un gran successo per la Germania in generale. Gli stadi e i sistemi di trasporto sono stati impeccabili, e i Tedeschi sono stati lodati per la loro ospitalità ed entusiasmo, facendosi nuovi amici in tutto il mondo.

Una grande novità sono state le Fan Fests, dove milioni di persone hanno guardato le partite in aree pubbliche. Il Sud Africa ha già dichiarato che emulerà quest'idea per i Mondiali del 2010.

La Germania ha anche riscontrato un innalzamento inaspettato dello spirito patriottico con massicci sventolamenti della bandiera nazionale, tradizionalmente disapprovato dalla società Tedesca dopo la Seconda Guerra Mondiale, ogniqualvolta la Nazionale si esibisse."

Ma tornando alla nostra intervista vediamo cosa ci ha detto Jürgen:

- Quanto è importante la sicurezza per un evento come i Mondiali? Avete adottato misure innovative per garantire la sicurezza?


Rollmann: La sicurezza è fondamentale in ogni aspetto della nostra vita. Non ci può essere divertimento senza sicurezza, niente funzionerebbe senza di essa. Al fine di garantire la sicurezza durante i Mondiali abbiamo realizzato una "Strategia Nazionale di Sicurezza" presieduta dal Ministro degli Interni. Questa strategia ha coinvolto tutte le strutture di sicurezza nazionali e l'esperienza dei nostri partner internazionali.
E' stato un lavro puntiglioso fatto a stretto contatto con l'Associazione Calcio Tedesca (DFB) e il suo comitato organizzativo.

Un grande successo è stata l'integrazione di poliziotti stranieri nella loro uniforme di appartenenza in Germania. Questi poliziotti hanno dato ai propri fan con la loro presenza un senso di sicurezza e hanno celebrato l'evento insieme. In Germania abbiamo un detto: Die Polizei, Dein Freund und Helfer (La Polizia, tua amica e assistente)

Questi concetti sono stati trasferiti perfettamente durante la Coppa e questi criteri adottati nella "Strategia di Sicurezza Nazionale" verranno adottati dagli organizzatori di Euro 2008 in Austria e Svizzera.


- Migliaia di persone significano molto stress. Ci confideresti il segreto per mantenere la calma in momenti delicati?


Rollmann: Durante le quattro settimane abbiamo avuto pochi momenti delicati. Credo che non ci sia alcun segreto, ma solo il lavoro professionale di esperti della sicurezza e un lungo periodo di preparazione.

Hanno aiutato anche alcune circostanze fortunate come il tempo favoloso di quell'estate. La gente ha voluto festeggiare e con le aree di condivisione pubblica, in questo formato per la prima volta nella storia dei Mondiali, abbiamo avuto modo di calmare i bollenti spiriti.

- I Mondiali 2006 sono stati un grande successo organizzativo. Quale aspetto è stato di fondamentale importanza per ottenere tali risultati?

Rollmann: Sicuramente una buona comunicazione tra i vari attori: Le città ospitanti, il Governo Federale, l'Associazione Calcio Tedesca e la FIFA.

Abbiamo vissuto una forte motivazione a tutti i livelli durante la preparazione per far di questo evento un successo per la Germania. Poi c'è stato Franz Beckenbauer, il "Kaiser", un uomo con un gran carisma. E' stato un grande leader in tutto il processo.

- Per coloro che si avvicinano all'organizzazione di eventi sportivi, condivideresti 3 qualità per avere successo?

Rollmann: 1) Comunicazione e un po' di fortuna 2) Comunicazione e un po' di fortuna 3) Comunicazione e un po' di fortuna

- Avete implementato qualche strategia per minimizzare l'impatto sull'ambiente delle vostre operazioni?

Rollmann:
Sì. Per la prima volta nella storia dei Mondiali, obiettivi quantificabili inerenti all'ambiente sono stati concordati e implementati nel Green Goal Project per le aree riguardanti energia, acqua, rifiuti e mobilità. E' stato anche possibile migliorare la competenza generale della gestione ambientale negli stadi. Monaco e Norimberga sono stati i primi stadi in Europa ad essere accreditati sotto lo schema EMAS

Uno dei più importanti obiettivi è stato neutralizzare l'impatto climatico. Per la prima volta è stato possibile compensare le inevitabili 10.000 tonnellate di emissioni di CO2 attraverso progetti in India e Sud Africa. Il Comitato Organizzativo, la FIFA e gli sponsor hanno investito 1,2 milioni di Euro in questi progetti.

Ringraziando Jürgen per la sua disponibilità, vi invito a mandare domande per interviste future.

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